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Bardana

una straordinaria pianta comune

Quasi tutti, girovagando per le campagne o campi incolti, abbiamo incontrato almeno una volta nella vita questa strana pianta. Dall'aspetto peculiare ed inconfondibile con le sue larghe foglie, sfoggia strani fiori porpora, circondati da una fitta corona di aculei appuntiti. Il suo nome latino, Arctium Lappa, fa riferimento proprio ai suoi fiori "spinosi" (dal greco arktos "orso" e lambano "prendere, afferrare") e letteralmente possiamo tradurlo con "ciò che afferra come un orso", per la sua capacità di attaccarsi a tutto (peli di animali, indumenti...).

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CURIOSITA' E  TRADIZIONI

  • Durante la notte del solstizio d'estate, secondo le tradizioni popolari dell'Europa Centrale, era la protagonista di un rituale amoroso. Le giovani in età da marito dovevano raccogliere quanti più fiori possibili e senza farsi vedere dovevano poi lanciarli sui ragazzi prescelti. La ragazza avrebbe ricevuto dal suo amore tanti baci quanti erano i fiori impigliati nei suoi vestiti, ma solo se il giovane non si era accorto di nulla!

  • Prendendo spunto dai suoi ispidi fiori invece nel 1941, un ingegnere svizzero inventò il velcro.

  • Secondo la medicina popolare invece il succo di bardana era utilizzato come antidoto per il veleno dei serpenti e il morso dei cani con la rabbia.

USI IN CUCINA

Non tutti sanno che è commestibile e si presta a molte preparazioni sfiziose. Si usano le foglie giovani, le radici e i piccoli gambi (privati della cuticula, peluria esterna).

 

RADICE: ottima cotta, ha un sapore che ricorda vagamente quello del carciofo, dovuto alla presenza di una stessa sostanza: l'inulina, una fibra amara molto utile per i diabetici. Tostata e macinata invece è un buon sostituto del caffè.

 

FOGLIE: in altri tempi venivano impiegate al posto del tabacco. In cucina sono utilizzate crude nelle insalate o cotte, nella preparazione di antipasti, stuzzichini e pietanze in compagnia di altre erbette miste. Per esperienza personale, sono da prediligere le foglie più giovani e piccole, poiché meno amare.

 

GAMBI: si possono mangiare crudi, aggiunti a brodi di carne e verdure, bolliti e conditi con olio, sale e limone, oppure passati nella pastella e fritti.

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USI ERBORISTICI

 

PER LA PELLE: ha una grande azione depurativa, cicatrizzante, antibatterica e fungistatica, utilizzata per acne, psoriasi, dermatiti, micosi, foruncoli, piaghe e ulcere.

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PER LA DEPURAZIONE: diuretica, sudorifera, aiuta alla disintossicazione e pulizia di sangue, intestino e fegato. Blando lassativo. Il suo decotto era popolarmente impiegato in casi di febbre, reumatismi, gotta, cistiti e calcoli urinari.

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PER LA GLICEMIA: consigliata per le persone diabetiche di tipo II o che hanno un eccesso di zuccheri nel sangue.

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PER I CAPELLI: il succo spremuto dalla pianta fresca si utilizza per la pulizia del viso o per frizioni rinforzanti per i capelli, soprattutto se si ha la cute grassa.

 

 

 

Bibliografia: "La grande enciclopedia delle Erbe", Rusconi Libri S.p.a., 2014

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