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ZUCCHERO

Quale assumere e perché sostituirlo?

Zucchero filato

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Assolutamente non indispensabile per il nostro organismo, in quanto è in grado di produrre  e di assumere gli zuccheri necessari grazie a una corretta alimentazione, è diventato imperante in ogni cibo, dalla prima colazione alla cena, infiltrandosi non solo in prodotti dolciari e bibite, ma anche piatti salati precotti, zuppe pronte, affettati, sughi e condimenti come il ketchup e salsa barbecue, negli alimenti “light” e nelle panature.

 

Il suo abuso causa:

  • acidificazione dell'organismo con conseguente demineralizzazione ossea e dentale, carie e osteoporosi;

  • iperglicemia - ipoglicemia;

  • aumento di peso;

  • malattie metaboliche quali diabete di tipo II e ipertrigliceridemia;

  • alterazioni della flora batterica e fermentazioni;

  • candidosi;

  • cefalee;

  • ipereccitabilità infantile;

  • irritabilità;

  • dipendenza.

 

Curiosità e Storia

Quello di canna era già conosciuto presso Greci e Romani che, grazie ai loro scambi con il Medio Oriente, lo consumavano con parsimonia come qualsiasi altra spezia, in quanto raro e costoso. Si diffuse in Europa grazie ai Crociati e alle Repubbliche Marinare e si espanse molto lentamente a causa del suo prezzo elevato e della difficoltà di produzione, limitata unicamente nelle zone più calde (Sicilia, sud della penisola iberica, Canarie...).
 
Fino al XV secolo fu usato solo per smorzare i sapori più forti e aromatizzare le pietanze. A partire dal XVI secolo invece andò a sostituire il miele, utilizzato fino a quel momento come principale ingrediente per preparare dolci e sciroppi curativi. Con il decadimento dei monasteri, principali centri di apicolture e produzione di miele e con la contemporanea riduzione del costo di produzione, grazie all’espansione delle colture anche in America, il suo consumo crebbe notevolmente.

 

 

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Negli anni 60’, in seguito ad un aumento dei problemi cardiovascolari diversi scienziati, pagati dall’industria dello zucchero americana, sminuirono i rischi e le conseguenze del suo consumo, spostando l’attenzione sui più cattivi grassi saturi.

 

per maggiori informazioni ed articolo di riferimento:

https://www.repubblica.it/salute/2016/09/13/news/usa_l_industria_delle_zucchero_pago_scienziati_per_mentire-147667151/

 

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SCIROPPO DI AGAVE: estratto dalla pianta dell'agave, ha un indice glicemico inferiore al miele stesso. Rimineralizzante, sarebbe un'ottima alternativa allo zucchero se non fosse che quello che troviamo sugli scaffali dei supermercati viene prodotto con processi di estrazione e raffinazione chimici, per smorzare il suo originale sapore piccante. 

 

MALTO D'ORZO E SCIROPPO DI RISO: ricchi di potassio, magnesio e amminoacidi. Lo zucchero coinvolto è il maltosio, a differenza della maggior parte dei dolcificanti alternativi che contengono invece fruttosio.

 

STEVIA: le foglie di questa pianta hanno un potere dolcificante elevatissimo, non contengono calorie assimilabili e non interagiscono con la produzione di insulina, risultando adatte anche ai diabetici. Purtroppo in commercio esistono preparati a base di glicosidi steviolici a cui si aggiunge fruttosio per rendere il gusto più compatibile con i palati occidentali. Meglio acquistare la piantina, essiccarne e tritarne le foglioline.

 

MIELE: da preferire crudo, meglio evitarlo per preparare dolci o cotture al forno. Ha proprietà antibatteriche, tonificanti, diuretiche, emollienti e ricostituenti.

 

ZUCCHERO DI COCCO: estratto dai fiori della palma di cocco, contiene INULINA, una fibra naturale che lo rende un dolcificante a basso indice glicemico.

 

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L’uso della barbabietola si diffuse nel XIX secolo, in epoca napoleonica, quando il Blocco Continentale proibì l’importazione di prodotti provenienti dall’Inghilterra e dalle sue colonie. Si riscoprì così la più locale rapa per addolcire i palati francesi. Il successivo sviluppo industriale affinò poi il processo di estrazione, rendendolo più veloce ed economico, soppiantando anche nei secoli successivi lo zucchero di canna (il cui prezzo aumentò notevolmente dopo l’abolizione della schiavitù).

 

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Tempo del caffè

LE ALTERNATIVE ALLO ZUCCHERO RAFFINATO CONTENGONO MINERALI E VITAMINE

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ZUCCHERO DI CANNA: rimane più umido e con un gusto più pungente di liquirizia, perfetto per preparare dolci in casa. Per capire se avete acquistato quello vero prendetene un cucchiaino e schiacciatelo con il manico di un coltello o un mortaio. Se la colorazione vira verso il bianco è semplicemente zucchero raffinato colorato e aromatizzato!

biscotti assortiti
fichi

DATTERI E FICHI SECCHI: fanno parte della nostra tradizione culinaria e non stravolgono colture per moda, da sempre apprezzati e utilizzati. Sono una validissima alternativa allo zucchero per la preparazione di dolci, biscotti, torte, apportando oltre alla loro dolcezza anche una buona dose di fibre e minerali. 100 gr di zucchero possono essere sostituiti con all'incirca 120 gr di datteri!

amaretti
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